Non è colpa degli altri ma di me che l’ho permesso.
Apparentemente giusto.
OK Bis
Mi spieghi come la mettiamo con mia madre che non mi ha amato? Io bambina ho permesso questo? Un genitore deve accompagnare il figlio per un tratto. Se anche non l’ha voluto quel figlio… nemmeno il bimbo ha scelto di venire al mondo, l’ha scelto di meno…
E le persone che mi hanno detto "sei sempre nel mio cuore" e poi son sparite, completamente e non posso nemmeno sapere se sono vive o morte.
E mio marito che mi tratta come fossi sua madre. Questo è colpa mia, ma era un compagno quando l’ho sposato, e l’ho sposato per questo. Sono cambiata io, ma è cambiato anche lui.
E le disgrazie che ti capitano, tipo che ti ammali o un figlio con dei problemi… l’hai permesso tu?
E che diluvia proprio quando ti metti una gonna e un paio di scarpette… e diluvia quei 15 minuti di camminata veloce che fai fino alla stazione dei bus, appena sei sotto la pensilina spiove… me la son cercata perchè potevo mettermi un paio di jeans…
Bhe ‘sti cazzi!!
Ho fatto tanti errori, certo, ho le mie colpe, ma solo io, sempre io, comunque io?
O una parte della colpa è solo del fatto che va così, e non è di nessuno? e una piccolissima parte è anche della cattiva volontà, della malizia e della cattiveria o non consapevolezza o paraculaggine altrui?
Io non voglio attribuire colpe a nessuno, non serve a nulla ed in più devi anche perdonare (processo necessario per lasciar andare e continuare serenamente).
Però non voglio nemmeno continuare ad attribuirmi le colpe.
E’ sbagliato Sbalzi, è sbagliato essere i carcerieri di se stessi.
Io dico che la vita fa a pugni col mio senso di giustizia.
E dico che non voglio più sentirmi inadeguata e di scarso valore, perchè me l’avete insegnato anche voi che non è così.
E dico che se io sputo sangue e non ottengo quasi niente… bhe vabbè, è sfiga, che ci vuoi fare….
ma chi ottiene, porca puzzola…. non potrebbe almeno fare un po’ di fatica? Così, tanto per principio….
Che poi il detto fa: ognuno ha quel che si merita…. ma allora torniamo indietro…. se ho poco mi merito poco….
E basta
E Neo… come lo sai quando hai pagato abbastanza, come si arriva ad essere liberi? Lo decido io?
E se anche ho colpa solo io… bhe brontolo, almeno mi sfogo!! Posso fare almeno questo?
Perchè poi i problemi me li risolvo, non li scarico a nessuno, che non è neanche possibile…
Parlo e brontolo e mi lamento…
Si Luca, mi lamenterò sempre…. ormai temo sia irreversibile…
Oh respiro è incazzata 😀
Dai, permalosetta… è che non vogliamo sentirti così ed è per questo che ti abbiamo cazziato un po\’.
E\’ vero, certo cose accadono e non è né colpa nostra né erano in alcun modo evitabili però… tua madre… racconto di me, anzichè permettermi di dire alcunchè sul vostro rapporto.
Io ho avuto un padre assente, si muoveva per casa senza dire una parola, disinteressato sinchè un giorno se ne è andato del tutto. Non mi ha accompagnato in nessun tratto di vita, non mi ha visto una sola volta piangere né mia ha consolato, non mi portato a mangiare il gelato o alle giostre, nulla…
Poi quando io avevo 20 anni e lui poco più di 40 ha scoperto che sua figlia – le sue figlie – erano due donne, cresciute senza alcun aiuto da parte sua e se ne è rammaricato per il resto della vita. Io stimavo quest\’uomo come uomo e non come padre. Io ho amato mio padre per quello che era e non per quello avrebbe dovuto essere (chi l\’ha deciso poi quello che avrebbe dovuto essere?).
Ti leggo troppo spesso che scrivi "sono una pessima madre", lo vedi che ti dai addosso da sola? che non esci dai ruoli che gli altri ti appiccicano e si aspettano da te?
Tu sei una madre e farai la madre per come è Loredana che non è né giusta né sbagliata… è solo se stessa 🙂
E così tua madre… io credo…
La gonnellina e le scarpette beh… quella è sfiga! 😀
Dai, non lo so esattamente che ho scritto
ma volevo dirti che capisco benissimo un momento di rabbia e la necessità di sfogo
ma non è così che ti meriti di sentirti
insomma, non sembra ma è una coccola 🙂
Bis ogni tanto io penso di essere una pessima madre, ma solo ogni tanto. PErchè poi guardo Francesco e lui è un bel bimbo, nel senso ampio del termine.
E allora non posso essere così disastrosa, e se lo sono, lui non ne risente 🙂
Ma…. il fatto che io ogni tanto sia me per me, che lavori, che esca… questo non si può dire che è essere pessime madri. Non si usano i figli come scusa per dare addosso a qualcuno. Non credo che dovrebbero dirmi che sono una pessima madre, non chi lo dice almeno….
🙂
oh
ecco… hai risistemato tutto 🙂
Bis… non credi che avrebbe almeno dovuto informare lei i miei insegnanti della morte di mio padre? e risparmiarmi almeno quella fatica? avevo solo 13 anni, è l\’età di mia nipote ora, è una bimba…
Riuscirò mai a metter via questa cosa?
Smetterò mai di esser quella bambina che vuole amore?
Io mi odio quando sono così
bellaaaaaaa tuttaaaaaaabella la mia patata con i coj….bella bella bellaquanto bene si sta dopo essersi sfogati???diamine, tutta pacata ogni tanto mi facevi quasi paura!!
piccola! prendi in giro?
mi hai visto piangere disperatamente…. pacata io….
Bronsa querta, so na bronsa querta
tanto qui è luogo chiuso… sfoghiamoci sui genitori va…
a 15 anni, tra le tante cazzate che uno fa, mi sono allontana di casa per una notte – è stata anche la notte in cui ho fatto l\’amore per la prima volta ma sinceramente è una cosa che non ha alcuna rilevanza 😀
mia madre mi ha cercato per tutto il pomeriggio quel giorno, le amichette mi tenevano aggiornata. Con la sua Renault 4 verde bandiera ma versione rally ha girato il paese palmo palmo.
Quando sono rientrata il giorno successivo mia madre era incazzata nera ma talmente contenta di rivedermi sana e salva che non mi abbracciò ma neppure riuscì ad urlare. Credetemi riesco a vedererla con nitidezza solo in questo preciso momento… mentre ve la racconto.
Mio padrea stava alla sua sedia al tavolo del soggiorno. Era serio. Quell\’uomo era sempre indifferente a tutto quindi quando era serio te ne accorgevi al volo, non c\’era neppure bisogno che alzasse il sopracciglio (espressione ereditata in famiglia da Susanna :-)).
Mi guarda, mi prende le mani. Io lo so che deve dirmi qualcosa, aspetto… so che è una cosa che viene dal cuore, la sento è lì… aspetto ancora… silenzio e poi "pensa un po\’ tuo padre con la posizione che ha a dover andare dai carabinieri a denunciare la scomparsa della figlia"
Non ricordo quale fu la mia reazione ma ne parlammo pochi mesi prima che morisse nel 2004, come parlammo di altre molte cose, di tutte le cose che non ci eravamo detti prima, di me, di lui, di questa continua ricerca, della fatica, degli errori, dei sensi di colpa.
"non fa niente papà.. non fa niente"
Quell\’uomo è in parte responsabile della mia vita eppure io gli ho detto "non fa niente" e vi giuro che anche ora ripeterei "non fa niente".
grazie dell\’ospitalità… ho scritto un post 🙂
mi spiace…
E\’ un bel post Betta
Io non ho avuto modo di parlare con mio padre, chiedergli perchè ha lasciato sempre che accadesse, ringraziarlo per le poche coccole che almeno lui mi ha fatto….. e non posso nemmeno parlare con mia madre, lei rifiuta di parlare. Non c\’è modo di dirle non fa niente, se mai riuscirò a perdonarla davvero, lo dovrò fare da me, anche questo tutto da sola, senza nemmeno dirglielo.
E t\’invidio il coraggio e la forza 🙂
Buongiorno respiro,
le colpe dei genitori ci sembrano sempre enormi perchè le viviamo da figli.
Nel periodo dell\’adolescenza tutti o quasi abbiamo avuto rapporti conflittuali con i genitori; per tutti questi rapporti hanno inficiato la vita futura.
Sono stata per anni incazzata con mio padre e anche con mia madre per un certo periodo di tempo.
Ad un certo punto ho provato ad analizzare i fatti con gli occhi di un genitore, non di una figlia.
Le cose che ci sembrano cattiverie senza logica diventano spiegabili e anche comprensibili.
I nostri genitori, come noi con i nostri figli, spesso hanno commesso errori perchè hanno avuto paura….perchè non sapevano che fare…
Quando si arriva ad una certa età serve a noi stessi ragionarci su con un po di razionalità, anche quando i torti ricevuti sono pesanti da digerire.
Serve sopratutto perchè questo esercizio ci aiuta a limitare i danni con i nostri figli.
Mi sono accorta pure che è facile dire "Io con mio figlio non lo farò mai"….più difficile che un figlio dica "Mia madre/padre con me non ha sbagliato mai"
I genitori sbagliano.
Quando ero incinta mi hanno detto che i genitori sbagliano con la convinzione di fare il bene dei loro figli.
E\’ spesso vero, ma non sempre.
Ad una certa età perdoni quelli che sembrano gli errori dei tuoi genitori, perchè ti accorgi che ci hanno provato, che volevano educarti….
Ma l\’educazione senza amore… sono cresciuta in una caserma, con il generale prussiano al comando. Ci ha educati e cresciuti. Siamo tutti capaci di cavarcela, che è molto più di quanto possano dire in molti… Ma a me non basta, non mi pare abbastanza. Non ci ha mai provato Caludia, non ha provato a farmi una carezza mai… A volte invidio lo sguardo che ha su mio figlio.
Riesce ancora a farmi sentire in colpa. Anche se ho deciso di vivere a modo mio e non secondo la sua rigida morale, che tanto non la conquisterò mai.
Lei mi vuole bene, ma io quel bene non l\’ho sentito per tutta l\’infanzia e l\’adolescenza. Lo sa il mio cervello che lei mi vuole bene, ma non lo sente il mio cuore. Capisci?
divento seria.
Ti capisco Lori.
Non piu tardi di ieri parlavo di me e mia madre con una persona…poi leggo questo intervento…
vedi?! anche questa cosa, che me lo vengano pure a dire che questo sentire comune alla fine son tutte cazzate…gli faccio un culo così! eheheh 😉 anzi, alla fine, diventeremo paragnoste!
Io non ho mai avuto carezze da mia madre .
Da piccolissima no, perchè era talmente impaurita dalle conseguenze del mio problema alle gambe (ho rischiato di non poter camminare normalmente) che forse aveva paura mi incrinassi , come un cristallo.
Da bambina no, perchè lei non superava tutte le sue barriere psicologiche e per di più crescevo così diversa dall idea della bella bambina filiforme e magari col tutù che lei aveva. Iniziavano per me gli anni degli sguardi che contenevano il suo disappunto ed anche da parte mia dell\’uscita ad ogni costo da sotto la campana di vetro dov\’ero stata tenuta per anni, fatta di ginocchia perennemente sbucciate, giochi in mezzo al fango ed un fisico da maschiaccio.
Mi piacevano tanto però i capelli lunghi. Lei diceva non si può, perchè i capelli corti sono più pratici e si fa prima.
Da adolescente no, perchè c\’era da pensare e fare in modo pratico, il resto era visto come superfluo.
Da grande no, perchè a quel punto io ne avevo perso il diritto in quanto adulta e lei invece lo aveva acquisito in quanto vedova.Lei era nella posizione in cui doveva riceverle.
Io so oggi che la freddezza ed il disappunto di mia madre sono la causa di quasi tutte le mie insicurezze.Nonostante questo sento molto la responsabilità che ho nei suoi confronti, Perdonarla? io credo di non avere da perdonarla perchè so che se fosse cresciuta in un contesto diverso, con una famiglia diversa non sarebbe stata la persona che è. L unica persona che l ha amata è stato mio padre, e credimi, certe volte mi domando chi gli avesse donato tutta la pazienza che gli ci è voluta.
Come madre non mi ritengo una madre nè buona nè cattiva, sono una madre.punto.anche io sicuramente ho fatto e continuerò a fare i miei sbagli, a Tommaso ho sempre cercato di trasmettere la spontaneità, non ci sono nè tabù nè vergogne di sorta, so che sono felice quando mi dice, mamma sei una ganza! e nel frattempo mi abbraccia.
ho fatto un papiro, sorry
ps.: avevo dimenticato la conclusione.
è per tutto questo di prima che alla fine, dimostrazione è che qualcosa mi ha trasmesso:
la mia avversione per i glitter e tante smancerie.
ma di questo non mi cruccio eheheheh 🙂
😀 😀 non ricordo rosa nella mia vita: il massimo è stato un abito bianco a pois rosa, con le maniche foderate di rosa 🙂 Ma era un regalo.
Ricordo abitini neri coi fiorellini e gli inserti all\’uncinetto… che favecano il giro di tutte le cugine…
E ricordo che se mettevo il giallo mi prendevano per il culo spietatamente, perchè faceva a pugni con la mia carnagione pallida (una bruna con la pelle di una bionda, sgrunt)
E questo mi è rimasto: niente rosa, niente giallo…. adoro le coccole, ma un po\’ mi trattengo, quindi niente smancerie… E\’ una buona eredità?
Niente glitter per carità e niente smalto, è da poco di buono…. 😀
ho avuto due genitori che mi hanno inserito in questo contesto,in questa epoca,ho preso la mia strada,ho come l\’impressione di essere sempre stato adulto,forse per questo dentro mi sento un eterno bambino, eravamo una famiglia numerosa,io il più piccolo, crollata come un castello di sabbia……il non voler vedere,il non voler sentire, il voler far solo apparire che tutto funziona….per un quieto vivere che non esiste…
la vita è inquieta,nulla procede in maniera piatta,e i lunghi silenzi portano sempre a spaventose tempeste….. avrei da scrivere per 2 giorni,o forse più, dei genitori, delle loro assenze ingiustificate,del fatto che era un peso addiruttura comprare il compasso,poi si chiedevano come mai nn andavo a scuola…… ma che senso ha? io ora sono qui, meglio che pensi a cosa farò domani.
io non ti do torto.
manco un po\’.
si hai ragione non hai fatto nulla per meritarti quello che la vita ti ha ridato.
o se lo hai fatto dovresti averlo fatto in un\’altra vita….credi nella reincarnazione?
ma il punto non è questo……sei qui ora.
vorresti essere da qualche altra parte?
pensaci bene prima di rispondere a questa domanda……
essere da un\’altra parte significa rinunciare a tutto quello che ora hai……
Non ho mai pensato che ognuno sia artefice in toto del proprio destino.Sono sempre stato persuaso che il fato, il caso, svolga nelle vicende un ruolo predominante; basta un incontro, un episodio, una malattia, un imprevisto e la vita può cambiare radicalmente. Mi viene in mente il film "Sliding doors". Ho fatto studi univesitari di sociologia e alla fine la conclusione è che nelle vite delle persone entrano in giuoco troppe variabili. Per tale ragione la sociologia non è una scienza vera e propria, nonsotante tentativi da parte di molti sociologici del dopoguerra di trovare "leggi umane" valide universalmente, come avviene per la chimica, la fisica, la biologia, l\’astronomia …
Mi piace l\’espressione che usava Blaise Pascal: "in fondo, siamo come canne esposte al vento".
Quanto alla cattiveria umana, aveva,invece, ragione Socrate: è un errore di conoscenza;peccato che siano in molti ( e io non mi tiro fuori perchè avrò pure io le mie malefatte) ad avere tale lacuna di conoscenza. Se conosci davvero, nel senso che lo interiorizzi nel profondo, il bene, non puoi fare a meno di perseguirlo.
oh
sono senza parole 🙂