Sogni

Ricordo pochi dei miei sogni. Quindi quei pochi sono significativi. Anche se non li capisco.

Ho sognato che ero a Milano, con dei ragazzi (giovani adulti, nella vita reale non esistenti). Stavamo aspettando al capolinea di un autobus.

Sulla strada di fianco a noi passa un autobus a quattro piani (si quattro), nero, con grandi finestrini, quindi con l’aspetto arioso, nonostante il colore. Facendo una curva proprio davanti a noi, piega un po’ sul lato. L’autista del bus in attesa di partire fa cenno al collega con una faccia tipo “ahpperò!”. L’autista del bus immaginario gli fa l’occhiolino. Io penso che al quarto piano è meglio salgano solo persone di stomaco robusto.

Al risveglio la sensazione era di essere stati dentro un film tipo Roger Rabbit.

E poi son due notti che sogno bagni in ristrutturazione.