Arrivo in laboratorio per iniziare la mia giornata lavorativa.
La madre di una paziente che ha appena finito le sue 24 ore di esame, e che si era già resa abbondantemente antipatica ieri:”C’è un po’ di ritardo?”
“in che senso signora? Sono le nove meno cinque e noi iniziamo alle nove”
“ah credevo… sa un signore le ha lasciato lì delle scatole di materiale”
Ma un po’ di pane e cazzi tuoi… no?
Mi sa che aveva finito i cazzi suoi, per cui cominciava con quelli degli altri…
questa me la rivenderò!
Come sei suscettibile!
vuoi provare un paio di giorni?
no, grazie. ho già palla di pelo e palla di lardo e compagnia bella qua
per cambiare!
se devo cambiare vado su di un isola deserta 🙂 (magari in dolce compagnia)
auguri, allora!
per cosa?
ti auguro di avere la possibilità di andare su un’isola deserta in dolce compagnia
ma non prendiamoci per il culo!
beh… non si sa mai!
Non essere sempre negativo
cerco una volontaria 😀
uhm… quale isola sceglieresti?
ovunque. non ho preferenze.
“Sì signora, è una fornitura di cazzi suoi, vuol farseli?”
ahahah
anche questa me la rivendo!
Visto che l’altra mia risposta è stata già citata, resta solo questa alternativa:
“Grazie signora, finalmente sono arrivati i vibratori con cui ci sollazziamo mentre voi siete in sala di attesa”
😈
uno stupido potrebbe anche credere che è vero…
(e comunque non mi arriva il materiale assolutamente necessario… figurati cosa potrebbe acquistare questa azienda se facessi una tale richiesta!)
cazzi tuoi????, ma sei fuori? sono tossici! peggio della farina di grano che spero tu non mangi più, dell’olio di palma, dello spray deodorante per le ascelle e le scie chimiche. TUTTI in un giorno. così, per farla più tragica…
io ho sempre tutte queste cose in un giorno…