Chiama Marta, la segretaria snob che parla con un leggero difetto di pronuncia, voluto, che fa tanto avistocvatico:”aspetti un ragazzo per fargli gli esami?” “sì, è in ritardo” “voleva che glieli facesse il professore” “ma quando l’ho chiamato gli ho spiegato” “dighe che l’è sonà”
Marta non parla mai in dialetto.
Il consenso lo viene a far firmare il mitico dott. D., che credo nutra ancora dubbi sulla natura degli acari della polvere…. Penso che essendo ambedue siciliani, si capiranno… Dopo avergli parlato a lungo (ed anche a sproposito)… mi bisbiglia in un angolo “questo non ha capito un cazzo!”
Non avevo mai sentito il Dott. D., che parla a raffica, dire una parolaccia.
“che lavoro fa?” “fabbro… no, bracciante agricolo!” uguale eh!
Il ragazzo, 22 anni, fa anche una certa tenerezza, è più spaesato di un bambino. Compilando uno dei nostri questionari mi guarda smarrito e mi chiede di tradurgli la parola “defecare”.
Quasi quasi lo cerco su FB per vedere cosa scrive….
a 22 anni se è imbranato facebook è un must, come per gli adolescenti
Eh …ora lo avete messo in crisi. Pensa cosa penserà quando leggerà il latino “feci”
😛
spero di non esserci!
Defecare é complicatissimo… hihihi
questo è verissimo!
pensa se gli avesse detto: “deve prodursi in una corposa deiezione”
beh per fortuna io non faccio defecografie….