E’ stata una settimana tutta di corsa, lavorativamente parlando… con ricadute sulla mia vita fuori dall’ospedale.
Ha corso il mio capo giovane, ed ho corso io. Per motivi in parte diversi.
Come al solito io sono la confidente, e quindi lui si sfoga con me. Questa settimana mi ha chiamato dalla sala operatoria per chiedermi di una paziente, e quando ho confermato le sue idee… : “ma non si può lavorare così, mi pianta qua ad operare una che io non avrei mai operato, ma almeno discuterne prima se ci sono dubbi?…” e altre cose simili. “Scusa ma lo devi dire a lui, non a me” “lo so, mi stavo sfogando!”
Ok, basta sia chiaro.
Io ho fatto un pacco di ore in più, lui, invece che smontare di guardia, è andato in sala fino a sera, e che sala….
Ora io stacco, in larghissimo fuori orario, dopo aver fatto 14 pazienti, alcuni in doppio (quindi 17) e per fortuna un paio non si sono presentati. Avrei dovuto farne 8, per dire.
Ho anche messo tutto in ordine, anche quel che non è di mia competenza. La collega prima di andare in ferie non ha nemmeno fatto quel che fa sempre lei. Quindi ho fatto il mio, di più, e recuperato l’arretrato mio ed altrui.
Oggi ho iniziato la giornata facendo un esame ad un bimbo di sette anni, chiacchierone e simpatico: “in bocca al lupo!” “per cosa?” “per il tuo ‘groppetto’, perchè riescano a farti mangiare bene” “tagliami la testa, così metto il cibo direttamente dentro, poi mettiamo un tappo!” “e come giochi a palla coi tuoi amici?” “gioco con la testa al posto della palla” “però dovremmo trasferire gli occhi in qualche altro posto, sennò non vedi dove vai”. Il padre stava per svenire…
Ed ho chiuso con la versione italiana di Cameron Diaz.
Sono decisamente stanca. La prossima settimana sono a casa, ad imbiancare. Che non mi si venga a dire che ho lasciato qualcosa indietro…
Che spirito, il bimbetto!
Ma sì, davvero tosto!
metti in testa il cappello fatto con i fogli di giornale?
No, mi impiastriccio tutta
e ci credo che sei stanca
Già…
per me imbiancare era un divertimento, me lo pregustavo, me lo preparavo, poi gli anni passano..
(che ti sia di conforto)
Vorrei che mi piacesse come a te…
lascia perdere, so’ cose da uomini, ma anche lì non interessanti a bambini ed anziani