Ciccio

Stanotte il mio dormire a tratti è stato accompagnato da Ciccio.

Ciccio è ufficialmente il gatto di mio figlio: l’ha scelto lui in una cucciolata che sembrava tutta uguale, quando Silvestro ha deciso di sparire (ma era colpa nostra). Ovviamente anche il nome l’ha deciso mio figlio.

Questo gatto, a differenza di quello più piccolo, è buonissimo, tranquillo, coccolone.

E preferisce stare con me, anche se non è mio. Forse questa cosa si è accentuata quando è stato male ed è toccato a me nutrirlo di acqua e zucchero cacciandogliela direttamente in gola perchè lui non riusciva a far niente e iniettargli gli antibiotici e tentare di tenerlo pulito dal pus che colava…

Non me lo ricordo se anche prima mi cercava.

So che ora, quando dorme in casa, si viene ad appoggiare ai miei piedi.

Stanotte ogni tanto veniva ad appoggiarsi al mio braccio con un piccolo miagolio sommesso.

Mi hanno fatto notare che i gatti ti si stendono dove hai male e col loro calore alleviano il dolore.

Penso che non sapesse dove appoggiarsi

O più semplicemente era disturbato dal mio rigirarmi o dal mio piangere, non so…

Era lì e faceva le fusa, come fanno i gatti quando vogliono tranquillizzarsi o tranquillizare.

Dopo un po’ tornava a sistemarsi in fondo al letto.

I gatti sono splendide creature.