In questo malsano ambiente sanitario…. (governato dalla Lorenzin, che possiamo aspettarci?) funziona che, secondo i dirigenti, le sostituzioni dei pensionamenti arrivano tre mesi dopo il pensionamento. E però, sempre secondo i dirigenti, ci sono sei mesi di addestramento. Che non si capisce come si fanno, se mancano le unità…
Nel mio molto malsano “regno” essendo io un tecnico, e la collega un infermiera… io non posso addestrare la sua sostituta. Per questo motivo la coordinatrice ha dato disposizione alla mia collega che smaltisca tutte le ferie entro quest’anno, così che passerà gli ultimi suoi sei mesi di lavoro ad addestrare il sostituto. Ora la coordinatrice si sta prodigando perchè il sostituto venga nominato per tempo.
A parte che la collega per parecchie cose è già in pensione (ovvero devo controllare cosa fa)… questo comporta un piano ferie devastante, per me: lei è in ferie almeno un giorno la settimana, quando non la settimana intera o qualche settimana di fila.
A dicembre è caduta, facendosi male un ginocchio. Dopo un tot è andata dal medico di famiglia che le ha prescritto i raggi… e con le lastre le ha prescritto una visita ortopedica. Dopo che la sottoscritta ha rotto le balle perchè stanca di vederla zoppicare… finalmente la collega è andata dall’ortopedico, lo stesso che ha operato il Generale e che ad opinione di tutti è il mago del ginocchio!
“signora ha una frattura del menisco, è da operare”
“aspetto il prossimo anno quando sarò in pensione”
“non ci arriva, tra massimo tre mesi lei non riuscirà a camminare. Mi stupisco che riesca ancora a guidare”
“al lavoro è un problema… ci siamo organizzate”
“signora nessuno le darà un riconoscimento per questo. Faccia come crede, comunque dovrà operarsi e se aspetta è peggio”
Il marito le ha detto di operarsi, io ho insistito.
Ovvero al piano ferie massacrante, c’è da aggiungere un mese di malattia.
E lo pseudocapo in tutto questo…. non capisce una cippa! Lunedì darò anche a lui la lieta novella. Lui non focalizzerà il problema finchè non mi dirà, tra una ventina di giorni,: “lunedì mi aggiungi un paziente…” “non c’è posto” “ma sta male” “non c’è posto”…
Ne nascerà una discussione ed io gli ricorderò che l’ultima volta che gli ho chiesto cosa me ne viene a lavorare sempre di più, lui ha dato delle risposte del piffero (per il bene dell’umanità) ed alla fine, non sapendo cosa dire, mi ha invitata perentoriamente a chiedere trasferimento. Ed io l’ho chiesto.
Ma stavolta non ci sarà il mio Prof a mettere una pezza, quindi non gli converrà…
Si presenta un’estate infuocata!
vorrei far leggere questo tuo post alle mie colleghe…
che non hanno ancora capito che non siamo solo noi messe così…
credo che quasi tutto il pubblico impiego sia messo così.
E’ che noi (e voi) siamo un po’ fregate dal fatto che ci preoccupiamo per i pazienti (e voi per i bambini)…. ci marciano alla grande su questa cosa.
Solo che io non mi preoccupo più così tanto: io non ho fatto il famoso giuramento d’Ippocrate…
si brava…noi lottiamo per un bene comune…
ma visto che non ho più nè strumenti nè motivazioni sufficienti….
Mi dò dei limiti.
Alla fine me lo dice sempre il capo: sono solo un tecnico
(e lui non ha ancora capito che le parole che usa contro di me, se le troverà una ad una in un certo posto…)
ah bè certo…
fatti trasferire in Costa Smeralda …non credo lavoreresti meno, ma almeno quando esci trovi il mare
In Costa Smeralda non ci sono laboratori come il mio: i pazienti da lì vengono tutti a padova.
Non ho alcuna possibilità!
che sfiga …
eh
una delle tante…
No, ma è così ovunque attorno al globo. C’è un’emergenza e giù a fare cose,
“Ma mi spetterebbero ore extra pagate”
“C’è grossa crisi, mica possiamo pagarle”
E tu non puoi non farle…
oh stellina…. io POSSO non farle! E’ qui che viene il bello: sono praticamente intoccabile! E quindi ad una certa posso andarmene. Cosa possono farmi?
fino a quando non sarai in grado di fare miracoli puoi fare il tuo dovere. credo sia sufficiente.
(non sei pagata per fare miracoli)
non sono pagata per fare la metà di quello che faccio nonostante questo