Da sempre nel mio lavoro maggio/giugno e novembre/dicembre sono periodi frenetici. Tutti vogliono ottenere risultati prima delle ferie e prima di Natale.
Quest’anno ho molti riscontri che è così in ogni settore, almeno per Natale. Siamo tutti oberati di lavoro, tutti con scadenze che saltano fuori all’ultimo momento, a cui si aggiungono le incombenze tipiche del Natale, tipo regali, recite dei figli, saggi, e pranzi familiari da organizzare…
Poco fa sono andata nel Servizio accanto al Laboratorio, e c’erano le infermiere che discutevano perchè mancano un paio di unità.
“ma scusa nessuno poteva fermarsi un’ora in più?”
“tre sedute delle due non sono ancora finite (alle tre)”
“e cosa ti devo dire? la B. ha chiamato che ha l’ovaio gonfio”
Sulle prime due posso solo offrire solidarietà. La terza mi ha fatto sbarrare gli occhi e scattare la curiosità da suocera… Ovvio che ho chiesto spiegazioni, anche perchè la gestione della baraonda, in mancanza della coordinatrice (che credo sia a qualche riunione) tocca a colei che han già deciso sarà la mia collega quando la mia attuale andrà in pensione.
“l’ovaio gonfio?”
“sì, pare abbia una massa. Ma ce l’ha da vent’anni. Quando pensi che dica che devono operarla? No perchè tra ferie e 104, l’unico giorno di questo periodo che lei deve lavorare, è il 30 gennaio, ed ha chiesto di restare a casa anche quello”
“io le avrei risposto di no. Ma poi, scusa, la 104 non si può accumulare!”
“e infatti le hanno risposto di no. Ma oggi manda un giorno di malattia. Ha messo i tre giorni della 104 di questo mese dopo Natale ed ha preso quelli di gennaio il 2-3-4. Se le concedi il 30, sta a casa due settimane. Ora vedrai che manda malattia solo il 30 così può fare quello che vuole”
“ma non si riesce ad eliminare questa?”
“la coordinatrice ha fatto di tutto, sembra intoccabile”
“dai su, a Natale siamo tutti più buoni!”
“io questo natale non lo sento: sono in una casa in affitto in mezzo a due traslochi, finchè non finiscono casa mia. Ho fatto un alberello misero, giusto per i ragazzi e sabato e domenica sono reperibile… (e la reperibilità per l’endoscopia digestiva in periodo di bagordi alimentari è una rogna!)”
Si cerca anche di essere zen… ma a volte è davvero dura!
durissima…
Fanculo anche lo Zen 😛
e questo in che senso?
Nel senso che tra tutti agli sfanculamenti che distribuisco, non me ne frega niente di essere anche Zen. Meglio una sana mazzata in testa 😉
eh ma non si può… sennò io ne stenderei a decine…